Paghe da fame i nuovi assunti scappano dal Ministero paghe da fame
On. Ministro,
la Federazione Confsal-UNSA, leggendo l’atto di indirizzo del
Ministero della Giustizia per l’anno 2020, non può che condividerne lo spirito
propositivo e le attenzioni che riguardano il personale. Appare evidente che
l’impulso dato dagli Accordi sottoscritti e da quanto emerso durante gli incontri
istituzionali, mette i lavoratori al centro del progetto per una giustizia
efficiente ed efficace. Proprio su questo aspetto, questa O.S. si permette di
rappresentare alcune considerazioni.
In
primis, ritiene che l’intervento sui fabbisogni del personale sia la
priorità assoluta. Infatti, i considerevoli interventi attuati
dall’Amministrazione appaiono ancora non sufficienti, alla luce dei consistenti
pensionamenti nel corrente anno, aumentati con la cosiddetta Quota 100, che
proseguirà nei suoi effetti anche nel 2020/2021.
Inoltre, le basse retribuzioni (il
personale della giustizia ha il salario accessorio inferiore rispetto ai
lavoratori di tutte le Amministrazioni del Comparto Funzioni Centrali, essendo
priva di leggi di rifinanziamento del FUA), inducono il personale,
particolarmente quello giovane, a cambiare Amministrazione.
L’aumento dei carichi di lavoro, la mancata
copertura dei posti vacanti, gli stipendi bassi e fermi da anni, incidono
significativamente, anche sotto l’aspetto psicologico. Nonostante questo, il
personale del dicastero (giudiziari, penitenziari, giustizia minorile e Unep)
lavora con spirito di sacrificio ed abnegazione. Tuttavia, non bisogna
sottovalutare che i lavoratori sono messi quotidianamente a dura prova.
Su questo Sig. Ministro bisogna incidere,
proprio perché è grazie ai lavoratori dei tribunali, dell’esecuzione penale e
dell’unep, che con attività gravose e spesso mettendo a rischio la propria
persona, si garantisce il regolare svolgimento dei compiti istituzionali.
Noi tutti, politica, sindacato,
magistratura, dirigenza dobbiamo procedere su una direttrice unica per
migliorare la Giustizia del nostro paese.
Il personale attraverso questa Federazione,
primo sindacato dei lavoratori della Giustizia, reclama la piena attuazione di
tutti gli accordi sottoscritti, l’implementazione delle risorse destinate al
FUA, l’assunzione di tutti gli idonei dei concorsi, la pubblicazione dei bandi
riservati agli Ausiliari, lo scorrimento di tutta la graduatoria degli idonei
del 21 quater ed anche nuovi concorsi per tutti i Dipartimenti.
Infine, riteniamo che sia arrivato il tempo
di una diversa organizzazione del lavoro, dove tutte le parti interessate
possano trovare accordi sui territori che consentano di migliorare l’efficienza,
le condizioni di lavoro, le normative sulla sicurezza, nonché un diverso
utilizzo delle risorse.
Per quanto esposto, la Federazione
Confsal-UNSA rinnova l’invito ad un incontro per affrontare le tematiche
evidenziate.
Cordiali
saluti.
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