Disegno legge Nitto Palma
La commissione giustizia al Senato ha dato parere favorevole al al disegno di legge proposto dal presidente della commissione ed ex ministro della giustizia, Nitto Palma.
Il ddl, che riguarda le "disposizioni in materia di responsabilità disciplinare dei magistrati e di trasferimento d'ufficio", è passato con il sì di Pdl, Lega, Gal, Scelta Civica-Udc. Contrari M5S e Pd. Assente Sel.
Il disegno, già molto discusso quando fu proposto, prevede che qualora un magistrato con dichiarazioni o comportamenti facesse trasparire mancanza di imparzialità e d'indipendenza di giudizio, incorrerebbe in un procedimento disciplinare.
Inoltre sono perseguiti disciplinarmente anche quei magistrati che assumano "ogni altro comportamento idoneo a compromettere gravemente l'indipendenza, la terzietà e l'imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell'apparenza, nel contesto sociale o nell'ufficio giudiziario in cui il magistrato esercita le proprie funzioni".
Nel caso un magistrato venisse accusato, tutti i processi di sua competenza passerebbero nelle mani del Ministro della giustizia e al procuratore generale presso la Corte di Cassazione. In caso di provvedimento disciplinare i processi sarebbero sospesi per sei mesi.
Il ddl, che riguarda le "disposizioni in materia di responsabilità disciplinare dei magistrati e di trasferimento d'ufficio", è passato con il sì di Pdl, Lega, Gal, Scelta Civica-Udc. Contrari M5S e Pd. Assente Sel.
Il disegno, già molto discusso quando fu proposto, prevede che qualora un magistrato con dichiarazioni o comportamenti facesse trasparire mancanza di imparzialità e d'indipendenza di giudizio, incorrerebbe in un procedimento disciplinare.
Inoltre sono perseguiti disciplinarmente anche quei magistrati che assumano "ogni altro comportamento idoneo a compromettere gravemente l'indipendenza, la terzietà e l'imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell'apparenza, nel contesto sociale o nell'ufficio giudiziario in cui il magistrato esercita le proprie funzioni".
Nel caso un magistrato venisse accusato, tutti i processi di sua competenza passerebbero nelle mani del Ministro della giustizia e al procuratore generale presso la Corte di Cassazione. In caso di provvedimento disciplinare i processi sarebbero sospesi per sei mesi.
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