1 caso di mobilita nella pa
E' successo a Carnago, in provincia di Varese: dopo che per oltre 10 anni è stato responsabile dell'ufficio tecnico è stato messo in mobilità. Protagonista suo malgrado della vicenda è un geometra, Vincenzo Cirrincione, dipendente del comune. Secondo i sindacati, è "il primo caso di licenziamento per esubero senza motivazioni nel pubblico impiego". Ieri i colleghi, in stato di agitazione, si sono riuniti in assemblea e hanno organizzato un breve presidio incontrando i cittadini e i giornalisti davanti al municipio
"C'è molta preoccupazione - ha spiegato Gianna Moretto, sindacalista della Fp-Cgil - perché questo potrebbe costituire un precedente per attuare licenziamenti senza regole da parte delle pubbliche amministrazioni, con un sistema che non si è mai visto neanche nel privato". Secondo Cgil e Cisl l'esubero, deliberato dalla Giunta e consentito dalle misure sul pubblico impiego della recente legge di stabilità, viola "tutte le norme", perché "l'amministrazione comunale non ha aperto i tavoli di confronto previsti dalla normativa vigente e non ha nemmeno fornito gli elementi per giustificare l'esubero di personale".
Cirrincione, che ha presentato ricorso contro la decisione del Comune, riceverà per due anni l'80% della retribuzione, per poi perdere definitivamente il posto di lavoro se non avrà trovato nel frattempo un altro impiego. In una situazione, secondo i sindacati, di carenza di almeno 13 dipendenti nella pianta organica del Comune. "Ci chiediamo chi farà il suo lavoro - ha concluso Moretto - perché se l'incarico verrà assegnato a qualche consulente esterno ci sarà uno spreco di denaro da parte del Comune contrario a ogni principio della spending review".
"C'è molta preoccupazione - ha spiegato Gianna Moretto, sindacalista della Fp-Cgil - perché questo potrebbe costituire un precedente per attuare licenziamenti senza regole da parte delle pubbliche amministrazioni, con un sistema che non si è mai visto neanche nel privato". Secondo Cgil e Cisl l'esubero, deliberato dalla Giunta e consentito dalle misure sul pubblico impiego della recente legge di stabilità, viola "tutte le norme", perché "l'amministrazione comunale non ha aperto i tavoli di confronto previsti dalla normativa vigente e non ha nemmeno fornito gli elementi per giustificare l'esubero di personale".
Cirrincione, che ha presentato ricorso contro la decisione del Comune, riceverà per due anni l'80% della retribuzione, per poi perdere definitivamente il posto di lavoro se non avrà trovato nel frattempo un altro impiego. In una situazione, secondo i sindacati, di carenza di almeno 13 dipendenti nella pianta organica del Comune. "Ci chiediamo chi farà il suo lavoro - ha concluso Moretto - perché se l'incarico verrà assegnato a qualche consulente esterno ci sarà uno spreco di denaro da parte del Comune contrario a ogni principio della spending review".
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