INTERVISTA SEVERINO REPUBBLICA
Che da parte sua rilancia il concetto di "riduzione e distribuzione delle spese" a vantaggio "dei settori dove c'è maggiore necessità". Ancora razionalizzazione dunque, che porterebbe "all'eliminazione di alcuni tribunali al di sotto del livello medio di inefficienza", come già fatto con le carceri. Secondo i dati riportati dal sito internet del quotidiano, il "taglio" dovrebbe coinvolgere 37 tribunali, 160 sezioni distaccate, 674 uffici dei giudici di pace, risparmiando complessivamente 108 milioni di euro. Mentre dalle carceri – ha illustrato il prefetto Sinesio alla Camera – una revisione del Piano precedente dovrebbe permettere il risparmio di 228 milioni, a fronte dell'aumento di 11573 posti nella capacità detentiva.
Infine, un'altra razionalizzazione potrebbe riguardare le spese per le intercettazioni: in attesa di un parere richiesto all'Avvocatura, il ministro pronostica un risparmio nell'ordine di 200-250 milioni.
Severino dovrà però vedersela, soprattutto per quanto riguarda i tagli alle sedi giudiziarie, con enti locali, avvocati e sindacati: questi ultimi, soprattutto, lamentano la "pendolarizzazione" del lavoro come conseguenza inevitabile del trasferimento del personale dalle sedi minori a quelle più grandi. È dunque tutto in salita il cammino dell'imponente piano di risparmi: e di fronte a queste pressioni esterne il rischio di una revisione "light" da parte del Parlamento, sempre più interventista riguardo alle proposte del governo, è più che mai altro.
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